Ogni giorno ormai abbiamo a che fare con l’IA (Intelligenza Artificiale). Volente o nolente infatti ci imbattiamo in essa, anche inconsapevolmente. Basti solo pensare a quando scattiamo una foto di un bellissimo tramonto dal quale veniamo rapiti. E bene, in quel caso, la maggior parte dei nostri smartphone è dotata di un sistema in grado di regolare automaticamente luminosità, profondità, esposizione ed altri parametri tecnici che prima era l’uomo a dover maneggiare automaticamente.
Pertanto è chiaro cosa sia l’Intelligenza Artificiale no? Altro non è che una disciplina che studia in che modo i sistemi informatici possano simulare il comportamento umano, tanto nelle sue azioni quanto nel pensiero. Va da se quindi che essa può essere applicata in qualsiasi fattispecie, e con vari gradi di applicazione: dalla fotocamera del nostro cellulare ai programmi software in grado di disegnare al posto nostro. Dai robot di ultima generazione alla sua traslazione nel metaverso.
Tuttavia in molti, specie chi non è molto esperto in materia, teme la sua applicazione. Vuoi per motivi di privacy (come è stato il caso di ChatGPT in Italia), vuoi per questioni legate al suo utilizzo per fini eticamente scorretti o illegali (apparecchiature militari, hacker, etc…). Ma se tarata a dovere tali problematiche possono essere ampiamente superate o comunque regolamentate. Ogni novità spaventa, ogni scoperta terrorizza, ogni novità spiazza, e l’Intelligenza Artificiale non è da meno in tal senso. Ma va compresa, studiata e accolta nella nostro quotidiano.
Perché l’Intelligenza Artificiale è un’opportunità? perché è capace di supportare l’uomo in ogni campo della vita di ogni giorno: nella sua vita quotidiana, nel lavoro, nella programmazione del proprio tempo libero e chissà…magari anche nella cura delle malattie.
In campo informatico ad esempio si sta sperimentando la sostituzione dei comuni motori di ricerca con sistemi di ricerca più sofisticati ed elaborati basati sull’IA. In questo proprio Bing (il motore di ricerca di Windows) ha bruciato la concorrenza e di fatto ha già sostituito la normale ricerca web con un sistema di chat IA, capace d’interagire con l’utente. Esso non fornisce più una lista di siti web, ma l’elaborazione di una vera e propria risposta completa che indirizza l’utente verso un risultato univoco e ben preciso.
Provare per credere: Bing
E siamo certi che ben presto anche la concorrenza correrà ai ripari in tal senso, con sistemi IA ancora più elaborati e precisi che andranno a sostituire definitivamente la normale (e presto obsoleta) ricerca web.