Dal 18 aprile 2023 Twitter ha deciso di far pagare le API che prima erano gratuite, come parte del percorso di crescita immaginato da Elon Musk per incrementare le entrate. Questa scelta ha causato problemi per gli sviluppatori di app e servizi generici che dipendono dalle API di Twitter, ma non solo. Gli sviluppatori di client alternativi possono rientrare della spesa facendo pagare il client agli utenti, ma quelli che curano bot gratuiti o offrono servizi generici hanno problemi senza soluzione facile.
Tuttavia, Musk sembra impermeabile alla necessità di un reparto comunicazione che si occupi di relazioni esterne, che ha smantellato con i numerosi licenziamenti dei mesi scorsi.
Che la strategia sia quella di tappare il becco all’uccellino blu in maniera definitiva? Operatori ed utenti opteranno senz’altro per altre piattaforme più disponibili.