Eh si, per molti le ferie sono terminate. Ed anche noi di eXtrapola ci siamo presi una piccola pausa per ricaricare le pile (senza mai chiudere ovviamente), il nostro servizio di rassegna stampa è infatti andato avanti anche in questi mesi di calura estiva, 7 giorni su 7.
Vi siete persi le ultime novità sul mondo della comunicazione mentre eravate spaparanzati sotto l’ombrellone o in volo verso Mykonos? niente paura. Eccoci qui, pronti a fare un bel riepilogo dei principali avvenimenti.
Da fine luglio Twitter…non è più Twitter. Eh già, proprio così. Lo storico social dell’uccellino cinguettante ha infatti cambiato nome in “X”, ed anche lo storico logo è andato definitivamente in pensione. Non sarà semplice iniziare a chiamarlo con il nuovo nome e soprattutto rinunciare all’iconico simbolo che per anni ci ha fatto compagnia, commentando un fatto di cronaca, la politica o semplicemente il nostro programma tv preferito. Ma ehi, così va la vita no? le cose cambiano, sempre. Che ci piaccia o no.
Per chi conosce un minimo Elon Musk sa bene che la lettera X ha sempre caratterizzato la sua vita, lavorativa e non. Il suo progetto spaziale si chiama Space X, ed uno dei modelli della sua azienda automobilistica Tesla si chiama proprio così. Per non parlare di suo figlio… X Æ A-12. (No, non chiedeteci perché vi prego).
Si, dobbiamo parlare ancora di lui, Elon Musk. Dopotutto, che mondo sarebbe se Elon Musk non facesse parlare di sé almeno una volta a settimana?
Ricordate la famosa sfida di cage fight che Musk e Zuckerberg si erano promessi di fare? e bene, probabilmente alla fine non se ne farà più nulla. E la sfida, tra i due, resterà puramente virtuale.
(QUI se volete approfondire l’argomento)
Vi avevamo parlato di come Twitter e Reddit si erano mossi per arginare il reperimento di informazioni da parte di ChatGpt. E bene, hanno iniziato a farlo anche alcune testate giornalistiche, su tutte risalta il New York Times, probabilmente il più importante giornale degli Stati Uniti d’America.
Una delle principali preoccupazioni del Times è che ChatGPT stia, in un certo senso, diventando un concorrente diretto del giornale creando un testo che risponda alle domande sulla base dei resoconti e degli scritti originali dello staff del giornale.
[…]
Se, quando qualcuno effettua una ricerca online, riceve una risposta lunga un paragrafo da uno strumento di intelligenza artificiale che rimodella i resoconti del Times , la necessità di visitare il sito web dell’editore diminuisce notevolmente, ha affermato una persona coinvolta nei colloqui.
Affermano fonti interne al NYT, e ancora:
Deve esserci uno scambio di valore equo per il contenuto che è già stato utilizzato e il contenuto che continuerà ad essere utilizzato per addestrare i modelli.
In tal senso si stanno muovendo un po’ tutti i principali siti, giornali e tv d’informazione internazionale, quali The Guardian, CNN e Reuters, solo per fare alcuni nomi noti.
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