Negli ultimi anni, è emerso con chiarezza scientifica che i social media contribuiscono ad aumentare il livello di sofferenza nei ragazzi. Claudio Mencacci, psichiatra e co-presidente della Società Italiana di Neuropsicofarmacologia, sottolinea come questi strumenti digitali possano alterare molti processi di sviluppo nei bambini e negli adolescenti.
L’introduzione massiva degli smartphone nelle nostre vite, avvenuta negli ultimi 10-12 anni, ha coinciso con un significativo aumento dei problemi di salute mentale tra i più giovani. La continua iperstimolazione digitale ha portato a un incremento dell’isolamento sociale e della frustrazione, fenomeni che stanno emergendo con preoccupante frequenza. Attualmente, i disturbi psicopatologici colpiscono il 14% dei bambini in età scolare e preadolescenziale, e tra il 16% e il 20% degli adolescenti.
Mencacci insiste sull’importanza di potenziare i sistemi di difesa e tutela del benessere psichico dei giovani. «Solo le relazioni reali, non quelle virtuali, permettono di crescere e costruire un sé positivo ed equilibrato», afferma. Le esperienze concrete, vissute in famiglia, a scuola e con i coetanei, sono fondamentali per lo sviluppo di meccanismi di autocontrollo e resistenza alla frustrazione.
Gli psichiatri, spiega Mencacci, sentono il peso di queste problematiche non solo come professionisti della salute mentale, ma anche da un punto di vista etico. La sofferenza psichica dei giovani è un fenomeno insostenibile e non va mai sottovalutato. I ragazzi, infatti, sono più fragili degli adulti di fronte al dolore e alla sofferenza, e se non si interviene adeguatamente, c’è il rischio che questa sofferenza possa avere conseguenze devastanti.
Per aiutare i giovani, è fondamentale sostenere i genitori, affinché possano comprendere e affrontare la sofferenza dei figli. «Supportarli in questo periodo di transizione verso il futuro è essenziale», afferma Mencacci. Aprire spazi di dialogo e supporto, come quelli dedicati agli adolescenti e ai genitori, può contribuire significativamente a contrastare la tendenza all’isolamento e all’individualismo.
Il fenomeno della sofferenza psichica tra i giovani è una realtà che richiede attenzione e interventi concreti. La società nel suo insieme, compresi i genitori e le istituzioni, deve impegnarsi per creare ambienti che favoriscano il benessere mentale e lo sviluppo equilibrato delle nuove generazioni. Solo attraverso un impegno collettivo possiamo sperare di arginare l’impatto negativo dei social media sulla salute mentale dei giovani e promuovere una crescita sana e armoniosa.