In un’era in cui i social media hanno conquistato il mondo, e sembrano essere sempre più rilevanti ed influenti per la società moderna, c’è un dato in controtendenza, quello dei Millennial. Ovvero quel gruppo di utenti che va dai 27 ai 42 anni.
Proprio quella generazione che gli ha visti nascere, e che per prima si è adattata al cambiamento da analogico al digitale. Dal Walkmann agli IPod, fino a Spotify. Dal primo MSN a Whatsapp, sino all’avvento di Facebook, che di fatto, ha spalancato il mondo alle giovani generazioni di quindici anni fa.
Eppure tutto sembra essere cambiato per loro. Nell’era dei video di TikTok, nel periodo in cui Facebook è cambiato, evoluto, distorto e dominato dai “boomer”. Per non parlare di Twitter, un tempo veicolo di confronto e battaglie politiche e sociali, oggi completamente stravolto dall’arrivo di Musk alla sua guida. E senza citare Instagram, un social network letteralmente trasformato nel giro di sei o sette anni. Inizialmente covo di appassionati di fotografia, oggi fonte di business per influencer più o meno capaci.
Ed è proprio qui, che la generazione di MySpace, Netlog, il primo Facebook appunto, e poi di Twitter, si ritrova tagliata fuori, spaesata, cacciata via a pedate da quella comfort zone che gli era stata offerta dieci e più anni or sono, ed ormai svanita.
Per molti di loro Facebook è ormai superfluo. Se ci sono lo utilizzano una o due volte al mese o addirittura hanno disinstallato l’app dallo smartphone senza eliminare il profilo. Sommersi dai commenti violenti, dai post con notizie false e dagli “Amen” dei “boomer”. Su Instragram vi entrano un paio di volte a settimana, e, se va bene, ripostano una foto in cui sono taggati da amici. Qualche temerario prova a resistere, sommerso ormai da reel e post di una generazione Z dominante e proveniente da TikTok, e che utilizza il social di Meta per ricondividere i video generati sul social cinese. X, i cui millennial si rifiutano di chiamarlo tale, è cambiato talmente tanto da non ritrovarcisi più. E non twittano ( o icsano come si dovrebbe dire ora) più.
E se in un’era in cui abbiamo detto che i social media sono ancora preponderanti, e forse propedeutici per far sentire la propria voce, i Millennial rischiassero di finire nell’oblio? il rischio c’è. Ma è pur vero che i social media stanno venendo comunque surclassati da quella che è l’Intelligenza Artificiale, e che a breve essi, potrebbero davvero evolversi completamente e trasformarsi del tutto. E quelli che non lo faranno, spariranno. Riusciranno quindi i Millennial ad adattarsi anche a questo cambiamento digitale? probabilmente sì. Come detto, sono stati quella generazione a cavallo tra il mondo analogico e quello digitale, e quindi inclini all’adattabilità. E saranno forse proprio loro a guidarci verso l’inizio di una nuova era.
E voi rientrate in questa generazione? Se sì, qual è il vostro rapporto con i social network? fatecelo sapere commentando questo articolo sui nostri social Facebook, Linkedin e X.